In quali Paesi l’osteopatia è riconosciuta?
La situazione italiana
In Italia, il riconoscimento della professione di osteopata sta seguendo un processo lungo, travagliato che non si è ancora concluso.
La normativa italiana, con la legge 3/2018 (art. 7), individua ufficialmente l’osteopatia come professione sanitaria.
Il processo di regolamentazione però non si è ancora concluso. Secondo quanto previsto dal D.D.L n°1324 (Decreto Lorenzin), per l’istituzione della professione sanitaria di osteopata, sono necessarie la definizione delle competenze professionali e del relativo curriculum formativo, previo parere tecnico scientifico del Consiglio Superiore di Sanità e con accorti sanciti in Conferenza Stato Regioni. Inoltre il Ministero dell’Istruzione dovrà definire quello che diventerà l’ordinamento didattico della formazione delle nuove professioni.
Per la sua definitiva conclusione e il conseguente riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, mancano ancora i decreti attuativi.
Attualmente per gli osteopati italiani è possibile iscriversi al Registro degli Osteopati d’Italia (ROI), un’ Associazione di professionisti che nasce nel 1989, con l’obiettivo stimolare la diffusione e la valorizzazione dell’osteopatia in Italia.